lunedì 19 giugno 2017

"L'ultima fuggitiva" - Tracy Chevalier

"Non poteva più tornare indietro. Mentre annunciava ai genitori la sua intenzione di accompagnare la sorella in America e sceglieva le poche cose da portare con sé, mentre salutava gli zii e baciava cugini e nipoti montando sulla carrozza a Bridport e ancora salendo sulla nave a Bristol sottobraccio a Grace, un pensiero l'aveva confortata: posso comunque tornare indietro. Eppure, un sospetto covava già nel cuore di Honor: la sua vita sarebbe cambiata per sempre nell'attimo in cui lasciava il suolo inglese."

NUMERO PAGINE: 311.
GENERE: Romanzo storico.
PRIMA EDIZIONE: Neri Pozza Editore - 2013.

TRAMA:
Honor e la sorella Grace si imbarcano per l'America.
Grace è infatti fidanzata con un uomo del loro stesso paese di origine che ha deciso di emigrare e di far fortuna altrove. Honor, dopo una pesante delusione amorosa, decide di seguire sua sorella e di rifarsi una vita.
La traversata è molto lunga e sfibrante, soprattutto per Honor che soffre di continue nausee e deperisce durante tutto il viaggio.
Toccato il suolo americano, Grace si ammala di febbre gialla e in breve tempo muore, prima di arrivare dal suo promesso sposo.
Presa alla sprovvista Honor è costretta a bruciare la maggior parte dei suoi averi che sono rimasti in contatto con Grace, poiché il rischio di contagio è veramente altissimo. Rimasta sola porta a termine il viaggio e arriva dal promesso sposo che si trova improvvisamente senza moglie.
Honor dovrà affrontare la nuova comunità di quaccheri americani, la nuova vita (priva di tutte le comodità che aveva a portata di mano in Inghilterra) e alla forzata solitudine senza la sua compagna di vita Grace.

Il mio commento:
Ho trovato questo libro veramente bello. Molto ben scritto, scorrevole e ben contestualizzato (tratto comune a tutti i libri della Chevalier).
Mi è molto piaciuto il personaggio di Grace: frizzante, esuberante e fuori dai canoni, che purtroppo ci lascia dopo solo poche pagine di lettura.
Molto più pacato e nelle righe la nostra protagonista, Honor, che a parte qualche colpo di testa si comporta esattamente come ci si aspetta da una persona del suo retaggio.
Parecchio divertenti i personaggi di sfondo che danno una pennellata di colore alla storia, che altrimenti, sarebbe potuta sembrare spenta o molto lenta in alcuni tratti.
Credo che tra tutti gli argomenti trattati nei libri della Chevalier, questo della tratta degli schiavi neri nell'America di metà 1800, sia uno di quelli più riusciti.
Ultimo libro che mi mancava da leggere promosso a pieni voti!

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