"Senti, cugino. E' meglio che te lo dica subito: questi cavalli qua sono un osso duro.
Com'è che dice Blair? I puledri cattivi non esistono?
I puledri cattivi non esistono, ripeté Rawlins. "
NUMERO PAGINE: 310.
GENERE: Romanzo western. ( Trilogia della frontiera )
PRIMA EDIZIONE: 1993.
Avrete notato che ho inserito l'anno dell'edizione nella presentazione... Mi sembra molto rilevante in effetti... Questo è il primo volume della trilogia della frontiera.... Io ovviamente in biblioteca avevo preso il terzo! Poi ho risolto prendendo anche i primi. Non è esattamente il mio genere, mi ha rallentata un po' questo libro.
TRAMA:
John Grady e suo cugino Rawlins, per ragioni diverse, si allontanano da casa loro in Texas per andare a cercar fortuna in Messico. Domatori e conoscitori di cavalli da una vita, sulla strada trovano un ragazzo che gli porterà molti guai. Percorrono, a cavallo, una parte di strada con il giovane.
Trovano lavoro, in un grande ranch: il loro compito è quello di domare giovani e selvaggi puledri. John Grady viene elogiato dal padrone per il suo talento con i cavalli, ma questo non basta a smacchiarlo dalla colpa di aver fatto della sua giovane figlia, Alejandra, la sua amante. Tempo dopo vengono prelevati dal ranch dalla polizia, per essere colpevoli di aver rubato un cavallo. In prigione ritrovano il giovane ragazzo che ha fatto un tratto di strada con loro e vengono accusati di essere suoi complici. Dopo l'assassinio di questo ultimo per mano della polizia, dopo il carcere e dopo che il cugino Rawlins è tornato nel Texas, John viene respinto con sofferenza da Alejandra. Decide di tornare in Texas, in seguito al recupero di tutti i loro cavalli, persi all'ingresso del carcere, mille guai e regolazione di conti in sospeso , ma non si fermerà a casa. Non la sente più sua, dopo tutto quello che ha passato.
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