"Non voglio andare dal veterinario, protestò Platone, debolmente, voglio restare con la Regina. Devi curarti, stupido, raccomandò la Regina, perché hai fatto tutto questo per me? Potevi morire! E non mi conosci nemmeno! Ti conosco, invece, rispose Platone, sei la parte migliore di me."
NUMERO PAGINE: 101.
GENERE: Romanzo.
Ogni volta che entro in biblioteca sbircio i libri consigliati. Questo in realtà mi tentava, ma avendone ancora qualcuno in prestito e avendone qualcuno acquistato di recente, volevo leggere i libri che già avevo a casa. Sono uscita dalla biblioteca... Ma sono subito rientrata per portarlo a casa con me! :)
Non mi sono pentita nemmeno un attimo di averlo fatto, un piccolo libro dolcissimo e toccante, che fa riflettere il lettore su quanto sia crudele, spesso, l'uomo con gli animali.
TRAMA:
Platone è un bassotto, che vive in un appartamento con Yuri, il suo amico umano. La sua vita è monotona, e al piccolo cane piace moltissimo. Fino a quando Yuri parte per una crociera per seguire Ada, la ragazza di cui si è innamorato, e lascia il bassotto da solo con il portiere. Platone scopre un traffico di animali illegali, nelle cantine del palazzo: animali di tutti i generi, importati illegalmente da altri stati Europei, e messi in piccole gabbie in attese di essere venduti. Il bassotto abbaiando interrottamente e svegliando tutto il palazzo, salva gli ultimi animali rimasti in cantina, tra cui Regina: una splendida e giovane levriera afghana bianchissima, di cui Platone si è innamorato al primo sguardo. Regina non ricambia il suo amore, perché è convinta che il bassotto non sia alla sua altezza. Il destino comunque dividerà i due: la polizia arriverà sul posto e porterà la levriera in un canile in attesa di un adozione. Yuri vedrà, al suo ritorno, il suo amico più fedele deperire sotto i suoi occhi. Quando Regina capisce cosa ha veramente fatto Platone per lei, è troppo tardi per tornare indietro? Oppure volere è, davvero, potere?
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