"Ma quegli occhi non abbandonarono il ragazzo, né cessarono di brillare e quando la lupa abbassò la testa per bere, nell'acqua scura apparve un altro paio di occhi, come di un altro lupo appartenente al mondo del sottosuolo, nascosto in angoli segreti, perfino nelle finte pozze d'acqua come quella, perché la lupa fosse sempre rincuorata e mai del tutto abbandonata nel mondo."
NUMERO PAGINE: 370.
GENERE: Romanzo western. (Secondo della trilogia della Frontiera)
PRIMA EDIZIONE: 1995.
Questi libri mi stanno spolpando viva. Il genere non è per niente quello che mi piace. Sto facendo una fatica infinita a leggerli! Per fortuna quello che mi manca è l'ultimo!!
TRAMA:
A Billy il padre ha affidato il compito di catturare la lupa che bazzica vicino alla loro fattoria, e di ucciderla nel caso che quella fosse ferita alla zampa. Quando però la trova con la zampa nella trappola decide di portarla in Messico per lasciarla libera. Parte così dall'America senza avvisare i genitori né il fratello. Sulla strada però gli sequestrano la lupa e la usano per gli scontri tra cani da combattimento. Non riuscendo a sottrarla da questa infima sorte decide di spararle in testa lui stesso: se non altro non morirà dilaniata dai morsi dei cani. Tornato a casa scopre che i genitori sono stati assassinati da banditi che gli hanno rubato i cavalli. Con il fratello giovanissimo, Boyd, riattraversa la frontiera del Messico, dove trovano e perdono di nuovo i cavalli del padre. Billy perde anche il fratello, che scappa con una ragazza, e che in seguito viene assassinato. Solo, senza più una famiglia e con il suo ultimo cavallo rimasto Billy continua a spostarsi di paese in paese. Nessun posto è casa.
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