" (dalla Nota dell'editore)
Le serie gialle ideate dagli scrittori che compaiono in questa raccolta di racconti hanno tutte un carattere in comune: i romanzi sono dominati dalla presenza di un protagonista centrale, che ha un ruolo e una posizione decisamente prevalente su tutto il resto. (...)
Per tutti il Natale è una dura prova. E si può scrutare cosa succede all'investigatore dopo; per così dire: quando la sua avventura poliziesca è terminata."
NUMERO PAGINE: 318.
GENERE: Racconti gialli di Natale
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2011.
Il giudizio globale di questa raccolta è un po' inferiore rispetto a quella terminata qualche giorno fa... Fortunatamente i miei scrittori, Malvaldi e Recami, erano presenti anche in questo libro. Commento ogni racconto!
I racconti:
"Natale nella casa di ringhiera" - Recami: Il nonno Amedeo Consonni, ha regalato al piccolo nipote Enrico un fucile giocattolo molto rumoroso, tra le cui funzioni, oltre a simulare lo sparare di un mitra, vi è anche quella di far gridare allo stesso "MANI IN ALTO!!". Se per Enrico, questo gioco è la manna dal cielo, lo stesso non è per Caterina, sua madre, che odia quel fastidioso fucile e che non perde tempo per farlo notare al padre Amedeo. Nel parapiglia generale, Enrico, esce di casa e sfila per il corridoio delle case a ringhiera intimando "MANI IN ALTO!!", ad ogni porta, con il suo nuovo fucile... Ma non tutti hanno la coscienza a posto!
La mia impressione: Semplicemente esilarante! Fresco, scorrevole e simpatico.
"Un Natale di Petra" - Gimènez-Bartlett: Petra si trova a tavola per il cenone della Vigilia, insieme alla sua famiglia, quando il telefono squilla: è stato commesso un omicidio in ospedale. L'ispettore si reca sul posto e comincia a interrogare un alquanto buffo personaggio: Babbo Natale. Sì perché è lui il primo sospettato: l'unico ad aver accesso a tutte le stanze dei pazienti, con la scusa di portare doni ai bimbi malati di cancro. Ma cosa c'entra il babbo con il mafioso che è stato ucciso?
La mia impressione: E' un racconto scorrevole e ben scritto, ma non so se fidarmi a leggere un intero libro di questa scrittrice: la mia paura è, che concedendole più pagine, rischia di diventare prolissa.
"Come fu che cambiai marca di whisky" - Piazzese: Lorenzo La Marca, è insospettito dal comportamento dell'amico Vittorio: esige che passi, il giorno della Vigilia di Natale, da casa sua, con la sua compagna e nuova convivente. Capisce subito che la presenza della sua Michelle, altro non è che un modo, per tenere la propria moglie impegnata, affinché Lorenzo possa ascoltarlo senza interruzioni. Tutta la storia comincia da una semplice bottiglia di whisky.
La mia impressione: Mi sembra che questo racconto non mi abbia "intrappolata" tra le sue pagine, mi sono distratta spesso, non mi ha catturata.
"A Natale con chi vuoi" - Flamigni: Primo sa che non avrà un menù di Natale degno delle sue origini: sua moglie è cinese e lontana anni luce dalla cucina tradizionale della sua nonna. Ma questo diventerà l'ultimo dei suoi problemi: il suo amico Giuseppe, sposato con Karolina, donna russa, è preoccupato perché l'ex compagno della moglie è uscito di galera e subito si è messo in contatto con loro, perché vuole tornare con lei. Mentre Primo indaga in questura le mosse dell'ex, questo rapisce Karolina e il piccolo bambino di Giuseppe...
La mia impressione: Mi sa molto di film americano, soprattutto nella parte della mafia russa che contratta dei soldi per riavere la donna e il bambino... Rimango perplessa soprattutto sul finale candidamente a lieto fine.
"La mossa del geco" - Costa: Enzo è felice, perché quest'anno nessuno parente è rimasto nei pressi di Palermo e lui può finalmente passarlo tranquillo davanti alla tv, aggiustare quella radio che aveva in mente e rilassarsi completamente. Se non fosse che il suo amico Mariano, lo coinvolge in una cena di quartiere, dalla zia. Ovviamente la cena è offerta in cambio di qualche piccolo ritocco alla fontana del presepe che non zampilla più acqua. Dopo averla riparata, Enzo si accorge che Mariano è scomparso dalla circolazione. Ma come gli è venuto in mente di abbandonarlo in mezzo a tutti quei parenti e a quella gente?
La mia impressione: Carino, ma non del tutto centrato. Ci sono parecchi dettagli che stonano...
"L'esperienza fa la differenza" - Malvaldi: Il paese è in subbuglio: da quando la società della nettezza urbana ha comunicato che, per mancanza di personale e fondi, i rifiuti umidi verranno ritirati una volta e settimana, nella testa di qualcuno è scattata la rivolta. E' di questo che stanno parlando i quattro anziani, al bar di Massimo, chi è quel genio che ogni volta che l'umido viene messo per strada, distrugge i sacchetti e sparge la pattumiera sulla strada?
La mia impressione: Pur avendo una trama semplice, Malvaldi centra l'obbiettivo. La trama scorre in fretta e il sorriso, e talvolta una risata, è impossibile da trattenere.
"Il giaciglio d'acciaio" - Ben Pastor: Il diario di un comandante al fronte, nella seconda guerra mondiale. E' uno dei pochi tedeschi che resiste contro gli attacchi continui dei russi. Mentre il cibo scarseggia, le forze vengono meno e le munizioni finiscono, il suo pensiero va alla sua bella moglie... Per la quale non trova le parole per esprimere ciò che prova.
La mia impressione: Anche se doloroso è un racconto che ho letto volentieri. Il nostro soldato, anche se fedele a Hitler, ha la capacità di farci affezionare a lui.
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