"Sono giovane, ricco e colto; e sono infelice, nevrotico e solo."
NUMERO PAGINE: 238.
GENERE: Biografia.
PRIMA EDIZIONE: (Arnoldo Mondadori Editore) Luglio 1978.
TRAMA:
La storia della vita di un uomo arrivato ai trentanni solo, infelice e con un cancro. Racconta di come la sua intera esistenza sia stata triste, incastrata in un nucleo famigliare che cercava in ogni modo di non cercare confronto, di vivere una vita armonica, senza opinioni di sorta, sempre temendo di fare cattiva impressione o di causare uno scontro.
Una tranquillità apparente che causa uno scotto pesante: quello di non essere felice, di non vivere ma di guardare alla propria vita come uno spettatore.
E' in giovanissima età che l'autore si trova depresso, di una depressione che non guarirà mai, e che lo costringe, ancor di più se possibile, a isolarsi.
Questa infelicità perpetua, secondo colui che scrive, gli causa un cancro che non vuole guarire e che infine lo porterà a una morte rabbiosa, piena di rancore verso la sua educazione e la sua vita piatta.
Il mio commento:
Questo è uno di quei libri che consiglierei. Soprattutto alle persone pessimiste, a quelle che vivono i loro problemi come se fossero dei macigni, delle montagne insormontabili. Forse questa vita triste, piena di delusione e rabbia dell'autore, darebbe la spinta a prendere la vita con un sorriso in più a trovare la forza dentro se stessi per poter essere FELICI di ciò che si ha, di ciò che si è riusciti a costruire con le proprie forze.
Purtroppo l'autore è sconosciuto: Fritz Zorn è uno pseudonimo. E' morto di cancro, a soli trent'anni, non appena scoperto che il suo libro avrebbe visto la luce. Senza un amore, senza aver mai saputo confrontarsi, ridere senza pensieri o senza avere la paura di essere giudicato male da qualcuno.
Il libro è pieno di grandi verità, a mio avviso, ed esplode in ogni pagina la sua rabbia verso il suo non essere stato in grado di aver saputo vivere davvero.
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