"Erano le note di un corno da caccia, suonate a lunghi intervalli, ognuno così solitaria nel buio e nel silenzio assoluto, come un'unica vela su un vasto oceano."
NUMERO PAGINE: 191.
GENERE: Romanzo distopico.
PRIMA EDIZIONE: (Adelphi) 2015.
TRAMA:
Un ufficiale inglese si sveglia, dopo essere scappato da un campo di prigionia tedesco, spostato nel tempo di cent'anni.
Davanti ai suoi occhi uno scenario diverso, rispetto a quello che si era lasciato alle spalle: si trova in un ospedale, curato in maniera impeccabile da due infermiere e da un medico. Intorno a lui nessun rumore, solo, in alcune notti il suono di un corno che gli fa accelerare i battiti cardiaci.
Il medico lo informa che Hitler ha vinto la guerra e lui si trova nel territorio di un conte, che detta tutte le regole del suo piccolo regno.
Il mio commento:
Mi è piaciuto. Ho trovato il libro molto particolare, l'ambientazione, il mondo molto differente a quello che si ricordava l'ufficiale inglese, Hitler che riesce a vincere la guerra... Insomma un clima angosciante, che costringe il lettore a girare continuamente pagina a capire come, dove e perché il protagonista si trova qui.
La cosa più interessante, se vogliamo trovarne una, è la capacità del Conte di giocare con le vite umane e mettere le persone a completa disposizione del suo divertimento.
Lo consiglierei.
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