"Ogni volta che uccidevo uno di quegli esseri, pur sapendo che non erano vivi stavo male.Ogni volta che la mia vita era in pericolo, l'angoscia e il terrore mi paralizzavano. Tutte le notti, ormai da mesi, orribili incubi erano i miei abituali compagni di letto."
NUMERO PAGINE: 340, compresi i ringraziamenti.
GENERE: Romanzo horror / apocalittico
Come promesso ecco qui il secondo libro della trilogia di Apocalisse Z. Purtroppo questo libro ti fa venir voglia di leggere subito quello dopo...Ma dovremo aspettare un pochino, per averlo nelle librerie italiane.
TRAMA:
Il nostro avvocato e Victor, trovano un rifugio in un bunker nei sotterranei di un ospedale. Si fermano qui per vari mesi, in compagnia di Suor Cecilia e Lucìa, una giovane ragazza di diciassette anni. Un giorno, però Victor (pilota di elicotteri destinati a spegnere gli incendi) sente odore di bruciato.Infatti un fulmine ha dato fuoco all'intero bosco vicino all'ospedale. In tutta fretta si dirigono in macchina verso l'elicottero di Victor. Intraprendo un viaggio spossante dalla Spagna fino alle Canarie. Arrivati a Tenerife incontrano finalmente degli uomini, che li sottopongono a quarantena e in seguito li integrano nell'isola. Un ammiraglio però, durante la quarantena tocca Lucìa,che risponde con un sonoro schiaffo, nel cercare di difendere la ragazza di mette in mezzo anche la Suora che finisce in coma. Nessuno sembra voler credere alla versione di Lucìa, credono invece che sia stato Victor a colpire la suora e mandarla in coma. Per questo motivo, Victor e l'avvocato, se vogliono restare sull'isola devono andare a Madrid per recuperare medicinali. Contro la loro volontà partono in questa missione suicida: Madrid era popolata da sei milioni di persone. Ora vi sono, quindi, circa se milioni di non-morti. Mentre l'avvocato e Victor sono in missione a Madrid, l'ammiraglio uccide la suora in coma, per evitare che svegliandosi avvalori la tesi di Lucìa e insegue la ragazza per l'ospedale, con un suo scagnozzo. Vanno a finire nei sotterranei dell'ospedale dove, aperta una porta ci sono delle celle contenti non morti. Cadendo Lucìa schiaccia i bottoni di apertura delle celle dei non-morti, che assalgono i suoi due inseguitori. L'ammiraglio soccombe mentre il suo secondo, con una ferita inflitta da un non-morto, riesce a scappare. Di ritorno da Madrid i due si mettono sulle tracce di Lucìa, ricercata in tutta l'isola e quando la trovano scappano con un piccola barca. Il libro si conclude con la barca che arriva sulle rive del Senegal senza nessuno dei tre (quattro con il gatto Lucullo) componenti a bordo.