venerdì 6 febbraio 2015

Classica... MENTE parlando: "Zanna Bianca" - Jack London

" <<E' evidente che Kiche è sua madre. Ma suo padre era un lupo. Perciò in lui c'è poco del cane e molto del lupo. Ha le zanne bianche, e Zanna Bianca sarà il suo nome. Ho detto. E' il mio cane.>> "

NUMERO PAGINE: 220.
GENERE: Romanzo.
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1906.
PRIMA EDIZIONE: (Biblioteca Verde Deagostini ragazzi) Aprile 1990.

Una cosa carina è che questa edizione ha la mia età. Un'altra è che comprai per circa due euro, questo libro, in un negozio dell'usato qualche anno fa e questo accresce il suo valore ai miei occhi. 
Vi giuro che avrei voluto leggerlo prima, ma pensavo -No. Devi aspettare la neve e il freddo per leggere questo libro.- E neve e freddo hanno rimandato per un paio di anni la loro comparsa, la neve timida lanciava una spruzzata di acqua ghiacciata e scompariva nuovamente per altri 365 giorni. La mia ostinazione per aspettare il momento giusto è stata spietata con questo libro. Niente. Provavo a prenderlo in mano, sfogliavo le sue pagine e subito lo rimettevo a posto. Primavera-estate-autunno-inverno. Due fiocchi di neve, non sono stati mai abbastanza per farmi leggere "Zanna Bianca", perché avevo sempre altro da leggere e non appena terminavo quello, l'inverno mi sorrideva beffardo e mi salutava trascinandosi dietro la mia lettura lupesca. 
E mercoledì sera finalmente tutt'altro che timido, un freddo gelido, che ululava al cielo bianco, gonfio e straripo di neve. Pianto lì ciò che stavo leggendo e finalmente ho tra le mani lui che mi ha fatto penare per mesi e anni: "Zanna Bianca". Ieri oltretutto mi hanno detto di stare a casa dal lavoro per la neve e sempre di più capivo che l'attesa è valsa ogni pagina, ogni minuto, ogni secondo ripagato.

Non vi mentirò: è un libro doloroso, che mi ha fatto commuovere, arrabbiare, storcere il naso, agghiacciare e ululare di sgomento per ogni gesto malvagio, per ogni ferita, per ogni cane che Zanna Bianca ha abbattuto. Nonostante tutto, l'ho semplicemente amato. 

TRAMA:
La storia si apre con due uomini e la loro muta di cani, che trascinano una bara in mezzo a una foresta, sepolta dalla neve e dal ghiaccio. Il periodo è terribile: le prede si sono spostate più a Sud e i lupi stanno braccando i due uomini, diminuendo ogni giorno la distanza tra loro, e uccidendo i cani per divorarli.
Tra questi lupi, vi è un cane selvatico, una cagna per l'esattezza, Keiche. Non per questo meno feroce, anzi ad attirare i cani lontano dalle slitte è proprio lei, per poi isolarli e attaccarli con tutto il branco di lupi.
Dopo aver sterminato la muta e uno dei due uomini, Keiche si allontana dal branco con un compagno. Nel giro di qualche mese la cagna partorisce dei cuccioli, ma sia il lupo che la maggior parte dei cuccioli periscono, e cadono chi per la fame, chi per predatori famelici più grandi o forti dei lupi.
Cucciolo e madre si avvicinano ad un villaggio. E al richiamo di un uomo essa accorre: è lei infatti il cane selvatico scappato, vissuto con i lupi e ora ritrovato. Il cucciolo per la sua velocità ad azzannare, le zanne bianche come la neve e il suo carattere feroce viene chiamato Zanna Bianca.
Dopo breve Keiche e Zanna Bianca vengono divisi dagli uomini.
E' qui che comincia la vita di Zanna Bianca, una vita destinata in un circolo di odio, verso tutti  gli animali, i suoi simili e per la maggior parte degli uomini.


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