"Le nostre valigie logore stavano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo altro e più lungo cammino da percorrere, ma non importa, la strada è vita."
NUMERO PAGINE: 379, compresa l'Introduzione.
GENERE: Romanzo (beat generation)
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1957.
PRIMA EDIZIONE: (Oscar Mondadori - scrittori del Novecento) giugno 1995.
Libro proposto da Claudio. Aspettative molto alte, completamente distrutte. In realtà già, appena sfogliavo le pagine, una vocina interna mi diceva: - Bah... per me non mi piacerà, così a naso, non è per me.- E infatti, la mia vocina, non sbagliava!
E' stato faticoso leggerlo, perché quando un libro non ti fa venir voglia di essere sfogliato, letto e maneggiato è dura costringersi a portarlo a termine. Ma sono abbastanza caparbia e ieri, approfittando del fatto che il venerdì in ufficio è un giorno di calma piatta, sono riuscita a portarmi a casa le ultime centocinquanta pagine.
Non mi è piaciuto. Anche se capisco che in un certo qual modo è un libro di protesta, nel periodo durante e subito post-seconda guerra mondiale in America, i giovani volevano essere liberi di andare, di pensare, di bere l'impossibile e di amare in ogni porto una nuova donna. Ma davvero, per tre volte di fila, caro Kerouac, mi devi raccontare di viaggi in punti diversi dell'America e del Messico in cui i nostri protagonisti compiono sempre le stesse azioni così insipide?
Riconosco il mio limite a non capire questo tipo di narrativa, non fraintendetemi, io sono più tipa da Jane Austen e da sorelle Bronte, però non lo consiglierei a chi ha i miei gusti. Conosco però qualcuno a cui piacerebbe.
Ecco, vi lascio la trama!
TRAMA:
Sal Paradiso, è uno studente universitario che sta scrivendo un libro. Conosce Dean, che sarà costantemente suo compagno di viaggio, a New York e dopo varie peripezie insieme, decidono di partire insieme per il West. Dean, però parte prima di Sal e i due si danno appuntamento a Denver. Per Sal il viaggio in autostop è lungo, faticoso e a tratti triste. Con pochi soldi, sufficienti solo a mangiare, ma usati soprattutto per l'alcol, Sal arriva a Denver con due settimane di ritardo.
I due non stanno mai fermi a lungo, e si rimettono spesso sulla strada, dove credono di innamorarsi di donne diverse, conoscono persone strane e accoglienti, ma non riuscendo mai a stare in un luogo solo. La strada è la loro casa e loro sono pronti a rimettersi in viaggio.
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