lunedì 15 settembre 2014

"Il canto di Penelope - Il mito del ritorno di Odisseo" - Margaret Atwood

"Ora che sono morta so tutto. Avrei voluto che fosse così, ma come molti dei miei desideri neanche questo si è avverato. Conosco solo alcuni eventi che prima ignoravo, entrati nella tradizione, ma forse infondati. Inutile dire che è un prezzo molto alto per soddisfare una curiosità."

NUMERO PAGINE: 153, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.
PRIMA PUBBLICAZIONE: (Rizzoli Miti) Ottobre 2005.

E' la seconda volta che scrivo questo post... Speriamo sia quella giusta! :D

La Atwood, sta prendendo un posto tutto suo nel mio cuore... Adoro il suo modo di scrivere e anche questa volta ho passato dei momenti piacevoli. Ha preso il personaggio della moglie  fedele, quale è Penelope e non solo ne ha tratteggiato i contorni, ma l'ha resa reale. Una donna vera, con sensazioni non soltanto di malinconia ma anche di rimpianto, amore e a tratti invidia. 

TRAMA:
Questa è la storia di Penelope. Odisseo è, per una volta, un personaggio secondario che si racconta tramite gli occhi della moglie.
Quello che Penelope rimpiange sopra ogni cosa è la morte delle sue dodici ancelle, data per mano di Odisseo, impiccate del loro figlio Telemaco. Le sue ancelle, così abilmente manovrate e cresciute perse per sempre, per la loro scelleratezza, per la troppa confidenza data ai pretendenti di Penelope, durante l'assenza di Odisseo.
Sorridiamo nel vederla tessere la tela, con l'inganno di scegliere un nuovo marito quando finita, e disfarla velocemente durante la notte. Lei che ha un marito che è il maestro degli inganni, gli rende onore con questa geniale trovata.

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