"Una volta qualcuno mi ha detto che, solo in Francia, ogni anno duecentocinquantamila lettere vengono recapitate a persone morte.
Quello che non mi ha detto è che, a volte, i morti rispondono."
NUMERO PAGINE: 433, compresi i ringraziamenti.
GENERE: Romanzo. Il terzo della serie Chocolat.
Questo libro mi è stato regalato dalla mia mamma, due giorni prima di Natale. Ero così ansiosa di leggerlo che non potevo aspettare che la biblioteca lo acquistasse e che venisse il mio turno nella fila di persone che lo volevano leggere. Così per disperazione me l'ha comprato.
Non mi sono pentita nemmeno un attimo di aver insistito nell'averlo. E' davvero stupendo.
TRAMA:
Vianne ora vive a Parigi con il suo compagno Roux e le figlie Anouk e Rosette. Vivono in una casa galleggiante e hanno smesso di viaggiare: Parigi è la loro casa. Fino a quando Roux recapita a Vianne una lettera di Armande. Nella lettera Armande scrive che anche se lei è morta, Lansquenet ha ancora bisogno di Vianne. E così spinta dal vento, che lei stessa ha chiamato, torna nel piccolo paesino dove ha conosciuto Roux e dove la sua Anouk si sentiva a casa. Molto è cambiato da quando sono partite: dove prima vivevano i vagabondi del fiume ora sulla sua riva vivono i magrebini. Sembrano non essersi integrati con la gente del posto: le donne portano un velo sui capelli e hanno il volto coperto. Spiegano però a Vianne che non è sempre stato così lo è solo da quando è arrivata Inès, la donna in nero.
Si trova spiazzata davanti al figlio della sua amica Joséphine che ha otto anni e di cui non ha mai sentito parlare. Perché Roux, che ha vissuto ancora quattro anni dopo la dipartita di Vianne ,non ne ha minimamente accennato? Che sia lui il padre? Contro quale vento dovrà opporsi questa volta Vianne? Il suo nemico giurato, peré Reynaud, diventa ora il nuovo alleato in una guerra più grande? Riuscirà a resistere al vento che la vuole far restare per sempre in questo piccolo paese lontano da Parigi?