domenica 30 dicembre 2012

Gamberetti gratinati

Stamattina la mamma ha preparato i gamberetti e io li ho gratinati... Sono davvero squisiti e si preparano in un secondo!

Ingredienti:

  • 400 g di gamberetti (da pulire)
  • 4 fette di pan carré
  • Prezzemolo qb
  • Grana
  • Olio
  • Uno spicchio d'aglio
  • Sale e pepe.
Preparazione:

Pulite i gamberetti dalla testa e il guscio. Preparate intanto nel mixer il pane, l'aglio, il prezzemolo, una bella grattugiata di grana, un pizzico di sale e pepe e un filo d'olio. Tritate il tutto. Prendete della carta da forno e disponetela sulla placca del forno. Passate i gamberetti nel pane e disponeteli sulla teglia. Fate cuocere nel forno a 180° per 15 minuti.        


Eccoli pronti! Buon appetito! :)

sabato 29 dicembre 2012

Tre atti due tempi - Giorgio Faletti

"E' un mondo fatto di erba, di calzoncini macchiati di fango e di verde, di righe tracciate con la polvere bianca, di olio per massaggi, di calzini bagnati, di ferite e infortuni. Esplosioni di esultanza, urla d'incitamento, grida di rabbia. Bestemmie di cui a volte si capisce l'intenzione ma non il significato, perché sono dette in una lingua che non conosci."

NUMERO PAGINE: 146, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.

Faletti scrive in un modo sorprendente. Mi fa sempre rimanere a bocca aperta, perché c'è  sempre una piccola cosa che non mi aspetto, nei suoi finali. Non è mai scontato e questa cosa per me è fantastica perché in genere mi aspetto sempre tutto.

TRAMA:
Silver è un ex-pugile che è stato in galera perché ha venduto un mach. Ora, dopo trentatré anni, fa il magazziniere allo stadio dove suo figlio fa il calciatore. Suo figlio Roberto è il famoso "Grinta", la punta di diamante della squadra. Ma quando Silver scopre che anche Roberto ha venduto la partita che porterebbe la sua squadra in serie A decide di intervenire per non fargli fare i suoi stessi sbagli. Utilizzerà ogni suo mezzo per salvare il figlio da una cosa di cui si pentirebbe per tutta la vita.

giovedì 27 dicembre 2012

"Il giardino delle pesche e delle rose" - Joanne Harris

"Una volta qualcuno mi ha detto che, solo in Francia, ogni anno duecentocinquantamila lettere vengono recapitate a persone morte.
Quello che non mi ha detto è che, a volte, i morti rispondono."

NUMERO PAGINE: 433, compresi i ringraziamenti.
GENERE: Romanzo. Il terzo della serie Chocolat.

Questo libro mi è stato regalato dalla mia mamma, due giorni prima di Natale. Ero così ansiosa di leggerlo che non potevo aspettare che la biblioteca lo acquistasse e che venisse il mio turno nella fila di persone che lo volevano leggere. Così per disperazione me l'ha comprato.
Non mi sono pentita nemmeno un attimo di aver insistito nell'averlo. E' davvero stupendo.

TRAMA:
Vianne ora vive a Parigi con il suo compagno Roux e le figlie Anouk e Rosette. Vivono in una casa galleggiante e hanno smesso di viaggiare: Parigi è la loro casa. Fino a quando Roux recapita a Vianne una lettera di Armande. Nella lettera Armande scrive che anche se lei è morta, Lansquenet ha ancora bisogno di Vianne. E così spinta dal vento, che lei stessa ha chiamato, torna nel piccolo paesino dove ha conosciuto Roux e dove la sua Anouk si sentiva a casa. Molto è cambiato da quando sono partite: dove prima vivevano i vagabondi del fiume ora sulla sua riva vivono i magrebini. Sembrano non essersi integrati con la gente del posto: le donne portano un velo sui capelli e hanno il volto coperto. Spiegano però a Vianne che non è sempre stato così lo è solo da quando è arrivata Inès, la donna in nero.
Si trova spiazzata davanti al figlio della sua amica Joséphine che ha otto anni e di cui non ha mai sentito parlare. Perché Roux, che ha vissuto ancora quattro anni dopo la dipartita di Vianne ,non ne ha minimamente accennato? Che sia lui il padre? Contro quale vento dovrà opporsi questa volta Vianne? Il suo nemico giurato, peré Reynaud, diventa ora il nuovo alleato in una guerra più grande? Riuscirà a resistere al vento che la vuole far restare per sempre in questo piccolo paese lontano da Parigi?

lunedì 24 dicembre 2012

Fudge

Per i pensierini natalizi a mio fratello (un amico molto molto caro che conosco da molto molto tempo) e per il mio migliore amico ho pensato a dei segnalibro caserecci, con delle frasi dei loro libri preferiti e soprattutto a dei cioccolatini caserecci. Loro sono super-golosi!!  Questa è la ricetta per farli: (tutte le ricette Natalizie le ho prese da i Menù di Benedetta, sul suo sito!)

Ingredienti:

  • 100 g di gherigli di noce
  • 400 g di latte condensato
  • 300 g di cioccolato fondente
  • 200 g di cioccolato al latte
  • 15 g di burro 
  • sale
Preparazione:

Preriscaldare il forno a 180°. Rivestire il fondo e i bordi di uno stampo quadrato di 20x20 cm (bordo 5 cm) con un foglio di alluminio e imburratelo bene. Sistemare le noci su un'altra teglia e tostarle in forno fino a che non saranno dorate, per circa 10-12'. Appena sfornate, mescolare le noci con il burro e una presa di sale. In una casseruola scaldare a fuoco basso il latte condensato con il cioccolato a pezzetti, mescolando spesso (attenti sarà un composto molto colloso!), trasferirlo in frigorifero.Lasciate raffreddare il fudge per almeno due ora (io li ho messi una notte nel frigorifero), quindi sformarlo, rimuovere l'alluminio e servire il dolce tagliato a quadrotti.

Ecco i miei regalini! :)






domenica 23 dicembre 2012

Segnaposti Natalizi

In questi giorni io e la mamma siamo piene di cose da fare. Tra la spesa per la cena della Vigilia, i pacchetti natalizi e le pulizie di casa... Sono riuscita a scrivere solo ora. Oltre tutte queste cose abbiamo fatto i segnaposti per la tavola Natalizia. Sono facili da fare ma molto carini e soprattutto i costi molto contenuti.

Materiale: (per 12 persone)


  • Cartoncini colorati.
  • 12 pigne.
  • Pannolenci rosso.
  • Brillantini verdi.
  • Colla vinavil.
  • Pennelli.

Preparazione:


Abbiamo iniziato con le pigne. In un piccolo contenitore mettete la colla, una goccia (mi raccomando pochissima!!) di acqua e dei brillantini. Pennellate le pigne con l'acqua e la colla e mettete altri abbondanti brillantini. Lasciate un notte a riposare e ad asciugare (se avete fretta mettetele un paio d'ore sul calorifero). Tagliate il feltro in cerchi più grossi rispetto alle pigne, io ho usato dei bicchieri più grossi del solito per dare la forma circolare. Mettete la colla anche sul feltro e appoggiate le pigne brillantinate. Mentre queste si asciugano, prendete dei cartoncini e delle formine Natalizie (abbiamo usato le formine dei biscotti: stelle, pupazzi di neve e alberelli) e fatene quattro, ma doppie ovvero quando ne disegnate una ne fate un'altra ai suoi piedi di modo che potete poi piegare le figurine formandone una doppia, per tipo. Ora tagliate le vostre figurine doppie e fatene un contorno con colla e brillantini, potete anche scrivere il nome dell'invitato e metterci sopra dei brillantini.

mercoledì 19 dicembre 2012

Classica...MENTE parlando: "Lo strano Natale di Mr. Scrooge e altre storie" - Dino Buzzati

Almeno un libro a tema sotto Natale ci vuole. Il titolo spiccava tra i consigliati dalla biblioteca e non avendo letto altro di Dino Buzzati, ho deciso che questo mi avrebbe fatto compagnia per un po'.

"< E così è arrivato il Natale >
< Già >
< Peccato trovarsi lontani. >
< Lontani da chi? >
La nave dondolava lentamente.
< La famiglia, signore. >
< Io non ho famiglia. >
< Solo, signore? >
< Solo. > "

NUMERO PAGINE: 364.
GENERE: Raccolta di racconti.

Questo libro si divide in due parti. Una è nominata Milano, l'altra Natale.Tutti i racconti sono scritti tra l'inizio degli anni '40 e la fine degli anni '60. Nella prima parte troviamo racconti misti ad articoli di giornali, che Buzzati ha scritto per il "Corriere della sera", sulla città in cui vive: Milano. L'articolo che più mi è rimasto in mente è quello su Rina Fort, che ha ucciso la moglie e i tre figlioletti del suo amante, Dino ha assistito al processo che ha avuto come esito definitivo l'ergastolo. Nella seconda parte, invece assistiamo a racconti o articoli sul Natale. La trama che vi propongo è quella del racconto che ha dato titolo al libro: Lo strano Natale di Mr. Scrooge.

TRAMA:
Mr. Scrooge stufo degli annuali incontri con gli spiriti dei Natali passati, presenti e futuri, decide di scappare da New York per quest'anno. Via da questo Natale che cerca sempre di intenerirlo. Sale su una nave da crociera in modo da trovarsi in mezzo all'Oceano Atlantico, dove, pensa, non potrà essere raggiunto. Ma proprio quando pensa di aver scansato lo spirito del Natale questo si presenta sotto forma dello stuart di bordo. Lo spirito del Natale arriva ovunque, è inutile scappare!

lunedì 17 dicembre 2012

E' tempo di una leggenda!

Eccomi qui, come ogni mese, a raccontarvi una leggenda... Anche questo mese ve ne propongo due. Il tema beh....potete immaginarlo! Si tratta del Natale :)
Fonte: sito web: ilvolodeigabbiani.

La prima leggenda riguarda gli animali , in particolar modo quelli della fattoria. Si dice infatti che essi assumano il dono della parola durante la notte della Vigilia e la mattina di Natale, quindi tra il 24 e 25 dicembre,e si raccontino i segreti degli umani, soprattutto quelli dei loro padroni. ( Speriamo non sia veramente così chissà cosa racconterebbero i nostri amici a 4 zampe!! :) ) Se però si cercasse di ascoltarli si rischierebbe di diventare sordi.


La seconda leggenda riguarda invece le palline colorate da appendere all'albero di Natale. Si dice che a Betlemme ci fosse un artista di strada molto povero che non aveva nulla da offrire al bambin Gesù. L'unica cosa che sapeva fare era il giocoliere, allora lanciò in aria le palline e fece ridere molto il Santo bambinello. Ancora oggi le palline di Natale ci portano allegria, e le usiamo per ricordare la felicità di Gesù.



giovedì 13 dicembre 2012

Ecco perché le mamme (NON) hanno sempre ragione.

E' da un po' che penso che comunque vada una discussione, la mamma ha sempre ragione. Almeno secondo lei! La mia intenzione è di strappare un sorriso alle mamme e ai figli che leggeranno questo post...
Ecco un po' perché hanno sempre ragione dal mio punto di vista: 

  • Qualsiasi cosa un figlio faccia, lei la fa meglio, più veloce e mentre fa più azioni.
  • Se un figlio aspira per casa ha semplicemente fatto una piccola cosa, se lo fa la mamma ha fatto ancora tutto lei, DA SOLA.
  • Se un figlio fa più cose contemporaneamente è sicuro che gli usciranno tutte male mentre alla mamma uscirà tutto impeccabile.
  • Se un figlio prende una maglietta da sotto una pila di altri vestiti sta sicuro che Lei lo verrà a sapere e saranno guai per il primo, perché gli altri capi saranno tutti sgualciti.
  • Qualsiasi cosa un figlio appoggia sul tavolo della cucina svanirà nel nulla.
  • Qualsiasi cosa un figlio non trovi in un qualsiasi posto della casa, nel momento in cui arriva la mamma quello apparirà dal nulla come per magia.
  • In casa sua non esiste l'ordine dei figli. Esiste solo il suo. Se quindi una cosa è in giro e non al suo posto si sente autorizzata a metterla dove lei ritiene più opportuno, senza dirlo al figlio che impazzirà per cercarla.
Ricordiamo però che se qualcuno tocca i figli a una madre questa si trasformerà in una vera furia.
Per questo e per altri mille motivi amiamo, nonostante piccoli malintesi, le nostre mamme! :)

Stephen (the) King - "Unico indizio la luna piena"

Negli anni '80 fecero una proposta a Stephen King: scrivere un racconto corto da poter inserire in un calendario... Un piccolo capitolo ogni mese. Stephen accettò ma dopo averci lavorato per un po' si rese conto di non riuscire a scrivere un racconto così breve. Fece un controproposta: si poteva trasformare in un piccolo libretto? Gli dissero un sì entusiasta e così eccoci qui a leggere "Unico indizio la luna piena", un racconto breve ricco di illustrazioni e diviso a capitolo per ogni mese dell'anno.

"Qualcosa di disumano è arrivato a Tarker's Mills, non visto come la luna piena, che brilla in alto sopra le nuvole. E' il lupo mannaro, e non ci sono più ragioni del suo arrivo che di quello di un cancro, di un pazzo omicida, di un rovinoso tornado. E' arrivato adesso, è arrivato qui, in questo paese del Maine dove gli scolaretti portano ancora la mela alla maestra e le gite di campagna dell'associazione pensionati fanno notizia sul giornale locale. La settimana prossima ci sarà anche la cronaca nera."

NUMERO PAGINE: 141, compresi prefazione, postfazione e illustrazioni.
GENERE: Horror.

Mi sto concedendo delle pause troppo lunghe dalla lettura dei libri di Stephen King... Mi manca leggere i suoi libri, ma ne ho sempre talmente tanti da leggere! Non importa pian piano recupero tutto! :)

TRAMA:
Nella cittadina di Tarker's Mills, nel Maine, accadono cose strane quando la luna è piena. Si trovano i cadaveri di persone maciullate, divorate. Tutti sanno che è il lupo mannaro ma nessuno lo ammette. Vogliono credere che sia un assassino seriale, un pazzo ossessionato dalla luna piena. I fuochi artificiali del Quattro luglio vengono annullati perché cadono in corrispondenza del plenilunio e Marty un ragazzino sulla sedia a rotelle rimane veramente male. Suo zio Al gli regala, di nascosto dai genitori, dei fuochi artificiale per poter comunque riscattare un po' Marty dell'assenza dello spettacolo pirotecnico. Di notte Marty esce e si trova faccia a faccia con la Bestia, che riesce a scacciare buttandogli in faccia dei fuochi artificiali. La bestia perde un occhio ed è questo l'indizio che guida Marty all' indubitabile colpevole. E' lui stesso a ucciderlo con la complicità dello zio che lo appoggia sempre.

mercoledì 12 dicembre 2012

"Nessuno si salva da solo" - Margaret Mazzantini

"-Nessuno salverà quel cazzo di topo.
-E' così che imparano l'amore, Gaetano?
-E' così che imparano a campare.
-Nessuno salverà te, Gaetano... Quand'è che sei diventato così stupido?"

NUMERO PAGINE: 189.
GENERE: Romanzo.

Che dire? Quando leggo qualcosa della Mazzantini vengo sempre rapita in un altro mondo, vengo condotta nel SUO mondo. Non è un mondo fatato ma un mondo vero, tangibile.

TRAMA:
Gaetano e Delia non sono più una coppia. Si trovano a cena per decidere che fare nell'estate coi bambini, chi li tiene, quando e dove li porta. In questa cena riemergono ricordi legati alla loro vita insieme. Di quanto erano giusti teoricamente insieme ma dove poi la vita reale li ha portati. Sentimenti contrastanti riaffiorano nella loro mente... L'amore intenso, quella rabbia sorda e cieca che li ha portati ai due lati opposti dell'amore. Quella famiglia che nessuno di loro era disposta a salvare. Nemmeno per i bambini,
nemmeno per l'amore, nemmeno per loro stessi.


martedì 11 dicembre 2012

Classica...MENTE parlando:"Frankestein" - Mary Shelley

Questo è uno di quei classici di cui tutti conoscono la trama... Più o meno! Infatti io non mi ricordavo che fosse così la storia. Me l'avevano raccontata... Magari non l'avevano letto neppure loro. :) Per questo consiglio di leggerlo!  

"Era già l'una del mattino e la pioggia batteva con lugubre insistenza contro i vetri della finestra, la lampada si era quasi del tutto consumata quando,al tremolio della fiamma morente, vidi la creatura aprire gli occhi opachi e giallastri e trarre con fatica un respiro, mentre un moto convulso agitava le sue membra."

NUMERO PAGINE: 310,compresi l'introduzione e le note.
GENERE: Fantascienza/Horror.

Mi fa piacere spendere due parole su come sia nato questo libro. Mary Shelley e suo marito erano in vacanza con Lord Byron e Polidori. Lord Byron propose ai suoi ospiti di scrivere ciascuno una storia dell'orrore, così Mary Shelley scrisse Frankestein ispirata da un incubo notturno. Il suo fu il racconto che fece successo tra tutti quelli scritti in quella vacanza. Uscì per la prima volta nel 1818 in forma anonima con l'introduzione di Percy Bysshe Shelley, dopo di che fu rivisto da Mary e ripubblicato nella versione definitiva nel 1831.

TRAMA:
Walton è un uomo che sta andando verso il Polo. Il suo sogno è studiare quella terra popolata da ghiacci. Scrive lettere alla sorella su quello che gli succede. Diventa tutto più interessante quando dalla nave avvistano  un uomo di proporzioni enormi su una slitta trainata da cani, seguito da un giorno di distacco, da un uomo che salvano sulla loro nave, stremato dal clima e dalla fatica. Costui è Victor Frankestein che decide di raccontare la sua storia a Walton. Victor era un brillante studente di scienze che decise di mettersi alla prova creando un essere che funzionava come un uomo. Dopo anni passati a vedere come funzionavano gli organi, i processi mentali e lo scorrere del sangue nelle vene, dopo aver profano tombe per poter dar forma alla sua creatura, una notte di novembre quella prese vita. Subito Victor si pentì per l'orrore che aveva creato e scappò lontano dal suo mostro. Condusse una vita nel dubbio poiché per molto tempo non avvistò ne ebbe notizia alcuna del suo mostro. Finché vide com'era morto  il suo fratellino William e lo collegò subito al suo mostro. Si rincontrano in una grotta nella quale la creatura spiegò a Frankestein che voleva una compagna perché in questo mondo nessuno poteva amarlo per il suo aspetto per il quale aveva già sofferto abbastanza. In un primo momento  Victor accettò ma quando era sul punto di dar vita alla seconda creatura decise di distruggerla. Iniziò così l'odio reciproco tra il mostro e il suo creatore, che perderà tutti gli affetti per mano della sua creatura. Solo alla fine, dopo la morte di Victor il mostro pentito decide di togliersi la vita.

giovedì 6 dicembre 2012

Adottare un gatto: come mi preparo al suo arrivo in casa.

Prima di tutto dobbiamo essere sicuri che potremmo prenderci cura di lui sempre. Un animale non è un peluches, in estate deve avere qualcuno che stia con lui, se partite per le vacanze, oppure dovete metterlo in una pensione (assicurandovi che sia anche ben gestita!). Se in queste poche righe vi ho già scoraggiato lasciate perdere di mettere sotto l'albero di Natale un cucciolo (di qualsiasi tipo!!) e  pensate a un libro o a un gioco per i vostri famigliari. Al contrario se avevate già messo in conto di avere un altro membro della famiglia... Benissimo!!! Vedrete che ventata di amore e serenità vi porterà il vostro micio!
I quesiti a cui rispondere sono molteplici... Proverò un po' a dare le risposte alle domande più comuni.


  • Dove adottare un gatto? Da volontaria direi.... In gattile! Ci sono tanti gatti, piccoli e grandi, che agognano una famiglia tutta per loro. In fin dei conti "l'amore si adotta non si compra" (questo è uno dei motti fondamentali di tutte le organizzazioni animaliste), quindi perché comprare un micino quando possiamo SALVARNE uno? In genere i gattili chiedono una piccola offerta per poter migliorare la vita degli altri mici che rimangono lì.
  • Che gatto prendo? Sappiate che non siete voi a scegliere il gatto, ma è lui a scegliere voi. Potete innamorarvi dei colori della pelliccia di uno ma poi trovarne uno che vi strappa il cuore solo con un'occhiata. In gattile vi indicheranno il gatto più adatto a voi e alle vostre esigenze. Se volete vedere i nostri mici il sito è questo: www.gattidibergamo.it In questo post ci sono alcune foto che ho scattato al gattile ad alcuni dei nostri bellissimi gatti!
  • Adulto o piccolo? E' innegabile la bellezza di un micino di pochi mesi e sarà ancor più bello se crescerà con voi, i vostri bimbi e, perché no, il vostro cane. I micini però hanno bisogno di molte attenzioni e sono molto vivaci, come ogni cucciolo di ogni razza, compresa quella umana. Se siete fuori casa tante ore al giorno forse è preferibile prendere un gatto adulto. Questo non vuol dire, che lui non abbia bisogno di attenzioni! Significa solo che sarà più tranquillo.Rimane innegabile che ogni gatto, proprio come noi ha il suo carattere vivace o pigro che sia!
  • Come mi presento per l'adozione? In gattile si fissa un appuntamento con uno dei titolari, che vi farà vedere alcuni gatti che vi vuole proporre. In seguito, quando avrete deciso quale gatto adottare, sarà essenziale portarsi un trasportino nel quale riporre il micio nel viaggio dal gattile fino alla sua nuova casa.
  • Cosa devo avere a casa, prima che il micio arrivi? Prima di tutto la pappa! Potete offrire al micio sia cibo umido che crocchette. Inoltre dovete avere anche una ciotola a parte in cui offrirgli sempre acqua fresca. Lontano dalla pappa e in un posto un po' appartato mettete la lettiera. La sabbietta potete sceglierla voi, ce ne sono molte in commercio ma non è detto che tutte siano ideali per il micio o per l'igiene della casa. E' carino anche fargli trovare qualche giochino con cui possa scaricare un po' di energia: topini, palline, tiragraffi, tunnel e chi più ne ha più ne metta, non avete che l'imbarazzo della scelta. Un'altra cosa fondamentale è una bella cuccia calda, un posto tutto suo in cui possa riposarsi, senza essere disturbato.

martedì 4 dicembre 2012

"Il catino di zinco" - Margaret Mazzantini

"Tutto era fermo. Nel mondo non c'era niente di più sacro di questo colloquio notturno: un furto al cielo. La madre terrena, ferina di dolore, stanava la madre celeste dalla sua pace ornamentale, e la tirava giù dabbasso con lei, in ginocchio sui sassi."

NUMERO PAGINE: 141 (fitte fitte)
GENERE: Romanzo.

Non vi fate ingannare dalle poche pagine... Di pochezza questo libro non ne ha. "Il catino di zinco" è un libro strano e scritto in maniera forbita. Una delizia per la mente....

TRAMA:
E' una nipote che scrive alla morte della nonna. Racconta di tutti i suoi avi. Delle loro vite e del vuoto lasciato alla loro morte a chi rimaneva. Solo quelli toccati dalla morte hanno dei lineamenti in questo libro. Gli altri sono toccati di sfuggita. Persino la nonna, protagonista indiscussa di gioie e dolori di perdite dei figli partiti per la guerra e ritrovati, non ha un nome fino alla fine, quando finalmente abbraccia, anch'essa, la morte.

sabato 1 dicembre 2012

Praline festose & Meringhe al limone

Sarà che è già dicembre e che fa più freddo del solito che oggi abbiamo spentolato tutto il giorno! E ora stiamo per fare la nostra solita pizza del sabato sera.... 
La prima ricetta è un dolce che mia mamma mi faceva sempre quando ero piccola. E' una sua ricetta... E' una bomba! Sono buonissime queste praline! L'unica cosa è che vi farà venire dei muscoli grandiosi alle braccia! L'impasto è tosto da mescolare ma ne vale assolutamente la pena! :)

Praline festose
Ingredienti:

  • 650 g di biscotti secchi.
  • 300 g di cacao
  • 500 g di mascarpone
  • 250 g di burro
  • 500 g di zucchero
  • 5 tuorli d'uovo
  • Codette di zucchero


Preparazione:
Sbattere lo zucchero e l'uovo insieme, unire poi il mascarpone e il burro fuso. L'impasto deve essere liscio e privo di grumi. Ora aggiungete pian pian il cacao e i biscotti sbriciolati mescolate e mettete l'impasto per un paio d'ore (anche per una notte) nel frigorifero. Quando l'impasto è freddo prendetene un poco alla volta e fatene delle palline (noi usiamo il cucchiaio da te') e fatele rotolare nelle codette colorate di zucchero.

Con gli albumi che ci sono avanzati abbiamo fatto le meringhette. Ricetta presa da "Il cucchiaio d'argento".

Meringhe al limone
Ingredienti:
  • 5 albumi d'uovo
  • 200 g di zucchero al velo
  • Scorzette di limone
  • un pizzico di sale
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 150° . Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorporatevi lo zucchero a velo setacciato. Noi a differenza della ricetta originale abbiamo grattugiato la scorza di limone per togliere il sapore aggressivo dell'uovo. Con un cucchiaio disponete poco impasto alla volta su una placca da forno con carta da forno ( se siete capaci potete usare la sacca da pasticcere che li farete più belli). Inserite la placca da forno dopo aver portato la temperatura al minimo e mettete a seccare le meringhe con lo sportello del forno leggermente aperto per 40 minuti circa.



Buon dolce a tutti!! 

"Non ti muovere" - Margaret Mazzantini

"Cosa vuol dire amare, figlia mia? Amare per me fu tenere il respiro di Italia nelle braccia e accorgermi che ogni altro rumore si era spento. Sono un medico, so riconoscere le pulsazioni del mio cuore, sempre anche quando non voglio. Te lo giuro, Angela, era di Italia il cuore che batteva dentro di me."

NUMERO PAGINE: 295.
GENERE: Romanzo.

Come promesso vi scrivo la relazione di uno dei miei libri preferiti. L'ho riletto con immenso piacere. Amo com'è scritto questo libro. Mi fa sentire proprio nella storia. Lo consiglio a tutti, non vi lascerà delusi... Non vi lascerà proprio. Lo porterete sempre un po' con voi. Almeno... io lo porto con me.

TRAMA:
Timoteo sta operando, quando Ada lo interrompe. Due parole rapide e il mondo per Timoteo cambia: sua figlia Angela ha avuto un incidente e ora la devono operare al cervello perché ha un'emorragia. Mentre il padre aspetta l'esito dell'operazione si confessa a sua figlia. Le racconta di Italia, di quella donna magra e misera di cui lui si era innamorato quando già era sposato. Le racconta di quando Italia abortì e lui non la fermò. Le racconta di questo amore struggente per cui scappò il giorno in cui Angela nacque. Le disse che se Italia fosse ancora viva di sicuro lui non sarebbe con sua madre. Perdona se stesso per aver lasciato andare Italia e prega Italia di lasciargli sua figlia.
Un libro che smuove qualcosa dentro di noi, vero e tragico.

mercoledì 28 novembre 2012

Il circolo del libro propone: "Sly" di Banana Yoshimoto

"Le cose belle, brutte, commoventi o insignificanti, tutte le cose, esistono nello stesso istante e il giorno dopo assumono forma differente. Noi puntiamo la luce su ciò che vogliamo vedere, entriamo in quello spirito e ci avviciniamo verso quel punto."

NUMERO PAGINE: 131, compresi due postscriptum e un piccolo glossario di termini.
GENERE: Romanzo.

L'idea dalla storia è bella. Il modo in cui è scritta meno... Non mi ha trasmesso molto questo libro. E' carino ma non posso dire che mi sia piaciuto. Non riusciva mai a farmi entrare nella storia.

TRAMA:
Kyiose ci racconta per un po' la sua storia. Ci parla del viaggio che fa insieme ai suoi amici, Hideo e Takashi, in Egitto. L'idea del viaggio viene a Hideo in seguito alla notizia che Takashi è affetto da AIDS. Così senza sapere se sono anche loro malati i due amici lo accompagnano in questo viaggio. Scopriranno molte bellezze dell'Egitto e il loro rapporto si stringerà ancora di più se possibile. Si faranno anche un'altra amica durante questa bellissima vacanza.

martedì 27 novembre 2012

"Il ministero dei casi special" - Nathan Englander

"Bisognava essere pazzi, pensò Kaddish, per far coesistere due realtà contrastanti. Per Lillian e Kaddish in Argentina, però, si poteva anche non esserlo. Era vero tutto, e il contrario di tutto. Come nel caso di un figlio vivo e morto nello stesso tempo."

NUMERO PAGINE: 391, inclusi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.

Questo è un libro che mi sono fatta consigliare dalla mia bibliotecaria. Volevo leggere un libro bello. Questo è molto di più: è una storia che potrebbe essere stata quella di chiunque in Argentina negli anni '70, quando sparivano intere famiglie inghiottite dal governo e che risultavano poi non essere mai esistite. Si chiamano desaparecidos e si conosce troppo poco di loro e delle loro storie.

TRAMA:
Kaddish litiga con il figlio da quando questo ha imparato a parlare. Pato non appoggia il padre che per mantenere la famiglia cancella dalle tombe i nomi di illustri ebrei figli di puttana e di ruffiani. Lui è l'unico a non rinnegare il suo stato, per questo è invisibile alla comunità ebrea. Kaddish, invece vuole includere il figlio in quello che fa, cosa che li fa continuamente scontrare. Fino a quando quattro agenti della polizia si recano a casa di Kaddish e prelevano il figlio. Al ritorno di Lillian, la madre, si scatena il pandemonio. Cominciano a cercare Pato ovunque ma nessuno vuole dargli aiuto, nessuno, improvvisamente, sa chi è Pato. Mentre cercano il figlio, Kaddish e Lillian,  perdono se stessi e si convincono di due cose diverse: il padre è convinto che il figlio sia morto, ma Lillian continua a guardare dalla  finestra sperando che svolti l'angolo e che torni a casa.
Una storia struggente che mi ha fatto capire quanto siano disposti dei genitori a fare pur di ritrovare loro figlio. Vivo o morto che sia.

lunedì 26 novembre 2012

Scritti Corsari - Araucaima Teater


Questo week-end è stato ricco di appuntamenti con la letteratura. Ieri sera io e Davide abbiamo assistito alla lettura teatralizzata di alcuni articoli scritti da Pier Paolo Pasolini nel corriere della sera e raccolti nel libro "Scritti corsari". La voce eccezionale era di Alberto Salvi, lo accompagnava con la fisarmonica Gino Zambelli. Avevo già provato a leggere da sola "Scritti corsari" ma ho trovato non poche difficoltà: scritti tra il '73 e il '75 è una parte di storia a me sconosciuta, come anche i personaggi che popolano quell'epoca. Quello che ho trovato interessante è che Pasolini ha delle idee che sono innovative, ma diavolo le ha scritte negli anni '70! Vuol dire che la nostra politica e il nostro modo di pensare è fossilizzato!! Vi consiglio di leggere qualche pagina di questa raccolta di articoli scritti da Pasolini.
Sono stati letti:
  • Cos'è questo golpe? Io so. (Corriere della sera, 14 novembre 1973)
  • Il discorso dei capelli. (Corriere della sera, 7 gennaio 1973)
  • Sulla televisione. (Corriere della sera, 4 dicembre 1973)
Ovviamente quando Alberto Savi ha letto per noi è stato sicuramente più facile capire. Pasolini dopo tutto è stato un intellettuale e ha scritto in una maniera abbastanza complessa, o perlomeno per me. Lo spettacolo si è svolto con questi due soli interpreti che hanno incantato il pubblico. Era impossibile non ascoltare le parole pronunciate da Salvi che dava voce a Pasolini. Ci sporgevamo tutti avidi di leggere il prossimo argomento che Alberto scriveva sulla lavagna prima di leggerlo accompagnato dalle note della fisarmonica di Gino.
Senza nessuna pausa Salvi ha cantato "Se fossi Dio" di Giorgio Gaber subito dopo aver letto “Sulla televisone”.

 Si è conclusa così la serata che ci ha lasciato pieni di pensieri sul presente di questa Italia che sembra non aver possibilità di andare avanti e in cui tutte le idee sembrano già viste e sentite.


domenica 25 novembre 2012

Incontro con Niccolò Ammaniti

Ieri, sabato 24 novembre alle ore 18.00, presso l'auditorium Centro Salesiano "Don Bosco" di Treviglio, c'è stato l'ultimo incontro con uno scrittore del Festival dei narratori italiani presente prossimo, organizzato dalle biblioteche della provincia di Bergamo: Niccolò Ammaniti. Quest'ultimo ha avuto un dialogo con Raul Montanari, che ha fatto incalzanti domande e raccontato divertenti aneddoti sulla vita dello scrittore, in una sala, nemmeno troppo grande, in cui erano presenti tantissime persone. Questo è uno dei motivi fondamentali per il quale non sono riuscita a prendere nota delle domande: ero in piedi circondata da tantissima gente! Ma per fortuna, vanto un'elefantesca memoria e vi posso riportare i punti salienti dell'incontro. Per prima cosa Raul ha illustrato la carriera narrativa di Ammaniti, ha citato i suoi libri: dal più vecchio, "Branchie", all'ultimo, "Il momento è delicato", una raccolta di racconti brevi. Si sono soffermati a raccontare la storia molto simpatica del libro "Ti prendo e ti porto via": dopo alcuni giorni che il libro era stato messo in commercio Niccolò ricevette una chiamata da Vasco Rossi, che incantato dal libro gli propose di fare un film insieme. Si incontrarono ma lo scrittore era titubante, il film non lo voleva fare, dopo poco convinse anche Vasco Rossi a desistere. Così il famoso rocker decise di fare dal titolo la sua famosa canzone: Ti prendo e ti porto via, citando Ammaniti nell'album come unico ringraziamento perché lo scrittore non volle soldi. Contemporaneamente uscì "Io non ho paura" un piccolo grande libro di successo di Ammaniti, che scommise con la sua compagna: "Se vendo più di 200.000 copie di questo libro copie ci sposiamo" non credendo minimamente al bum di vendite. Invece "Io non ho paura" sfondò i botteghini e ne fecero un film. (Il libro era proprio nato come sceneggiatura per il grande schermo).
Raul Montanari apre anche un discorso su quanto sia importante e determinante per un uomo l'adolescenza. Dice infatti che l'uomo si forma e raggiunga il suo modo di essere in questi anni. Il collegamento sta nel fatto che spesso Ammaniti parla di adolescenti nei suoi libri e per questo gli chiede il perché di questo tipo di personaggi. Niccolò risponde che l'adolescenza è un periodo duro per tutti. Nessuno ha avuto un'adolescenza serena e facile.E ci ha raccontato un po' la storia dei suoi primi anni di vita: figlio di un padre psichiatra Ammaniti viene allontanato dalla scuola elementare pubblica perché non riusciva a stare al passo con il livello della classe: era mancino e gli insegnanti si erano intestarditi nel farlo diventare destro. Ma non c'era nulla da fare, così il padre indignato lo sposta alla scuola Montessori. Qui resta fino al primo anno di Liceo. Il padre chiese a Niccolò cosa preferiva fare: "Classico o scientifico?" e Niccolò rispose "Quello più vicino a casa.".Era totalmente ignaro della situazione in cui si trovava, infatti andando a scuola si trovava male con i compagni e l'età erano totalmente diverse che si percepiva anche nell'aspetto fisico. Non abituato a svolgere i compiti a casa non li faceva mai. A fine anno, pensando di aver fatto un buon lavoro si trova davanti al giudizio finale: Bocciato. Giura a se stesso di impegnarsi, nell'estate che passa da un anno scolastico all'altro e cambia scuola e modo di pensare: uccide il bimbo che è in lui e tira fuori il ragazzo.
Ci racconta anche di come è nato il suo primo libro "Branchie". Era un universitario iscritto alla facoltà di Scienze Biologiche che  falliva ogni esame. Per non dare un dispiacere al padre però disse che andava bene e che a ogni esame prendeva 28. Il padre molto orgoglioso disse che ormai mancava poco alla tesi, per questo motivo esigeva che Niccolò studiasse nel suo ufficio per non trovare distrazioni futili. Niccolò divorato dai sensi di colpa scrisse una storia triste, invece di preparare la tesi. L'unica a conoscenza dell'imbroglio era la sorella che, letto il racconto disse che era triste e molto brutto. Una sera Niccolò incontrò un suo amico disperato perché doveva pubblicare libri di autori emergenti poiché lavorava in una casa editrice, così quando lesse il suo racconto incompiuto ne fu veramente entusiasta e disse che glielo avrebbe pubblicato una volta finito. Il racconto divenne molto più allegro perché Niccolò ora era felice. Fu costretto a confessare al padre che la sua laurea non era minimamente vicina e si presentò con il libro. Non si parlarono per tre anni.
Niccolò poi ha letto al pubblico in sala uno dei racconti del libro "Il momento è delicato": "Un uccello molto serio". Ci ha fatto veramente ridere!
Raul dice che per scrivere bisogna soffrire. Lo dice sempre nei suoi corsi di scrittura creativa, ma che alcuni scrittori sorridono mentre scrivono. Questo lo ha colto impreparato! Quindi chiede a Niccolò: -Tu mentre scrivi soffri o sorridi?- - Io mentre scrivo mi applaudo anche. A volte penso: Bravo! Davvero notevole!- Con questa risposta ha fatto ridere tutta la sala.
Raul ha concluso chiedendo che cosa avrebbe fatto Ammaniti se non fosse uno scrittore nel mondo delle arti o nel mondo dei lavori comuni. Gli sarebbe piaciuto fare il musicista ma ha affermato di essere la persona più stonata del mondo, mentre avrebbe fatto volentieri l'allevatore di pesci dato il suo forte amore per gli animali e per questi in particolare.



Avendo i libri sparsi un po' tra casa mia, il box, e il box della nonna di Davide non ho potuto far autografare la mia copia di "Ti prendo e ti porto via", con mio grande rammarico. Le foto sono state fatte con il cellulare di mia suocera perché la macchina fotografica nella fretta è rimasta a casa.

giovedì 22 novembre 2012

I love Philadelphia

E' da parecchio che non scrivo ricette... Non ho fatto foto al risultato ma vi garantisco che sono ottimi, veloci e semplicissimi. Ovviamente con la Philadelphia!!! :)

Pasta pesto e Philadelphia.
Ingredienti: (Per due persone)

  • Un piatto colmo di pasta (il mio modo si misurare la pasta cruda!)
  • Acqua di cottura.
  • Due cucchiai di pesto.
  • Quattro o cinque cucchiai di Philadelphia.
  • Sale.
Preparazione:
Mettete a cuocere la pasta (io vi consiglio spassionatamente la pasta corta per entrambe le ricette!) in acqua portata a ebollizione e sale. Una volta giunta a cottura scolate ma salvate un mestolo di acqua di cottura.  Rimettete la pasta, con la sua acqua di cottura, nella pentola insieme alla Philadelphia e al pesto e mescolate il tutto a fuoco lento. Appena si è raddensato un po' potete servire.
 NB: è un piatto che deve avere un sugo morbido.

Pasta fantasia e Philadelphia
Ingredienti:(Per due persone)
  • Un piatto colmo di pasta.
  • Acqua di cottura.
  • Quattro o cinque cucchiai di Philadelphia.
  • Paté alle olive.
  • Tonno.
  • Qualche acciuga.
  • Sale. (pochissimo quando cuocete la pasta la ricetta è molto saporita da sola!)
Preparazione:
Mettete a cuocere in acqua, portata a ebollizione e leggermente salata,  la pasta. Intanto in un pentolino a parte, con un filo d'olio mettete le acciughe. Il risultato dovrà essere che le acciughe siano quasi sciolte. Scolate la pasta e salvate sempre il famoso mestolo di acqua di cottura. Aggiungete paté di olive, Philadelphia e il tonno. Mescolate finché non avrete un sugo morbido. Una volta impiattato mettete sopra la pasta quel favoloso sughetto di acciughe!

Buon pranzo e appetito a tutti! :)

"La somma dei giorni" - Isabel Allende

"La somma dei giorni, dolori e gioie condivise, era già il nostro destino."

NUMERO PAGINE: 315, ringraziamenti compresi.
GENERE:Romanzo autobiografico.

Ecco qui il resto della vita di Isabel Allende dopo la morte di Paula. Questo libro lo definirei pieno di speranza e luminoso. Nonostante il dolore perpetuo della morte della figlia, la scrittrice, ha sempre dei buoni motivi per amare la vita.


TRAMA:
A volte la vita è molto più sorprendente ed entusiasmante del miglior romanzo fantasioso che si possa scrivere. E' questo che Isabel dice nel libro "La somma dei giorni", un'altra lettera lunghissima che scrive alla figlia Paula che non c'è più in questo mondo. Le racconta del suo dolore per la sua perdita, ma anche dei suoi incantevoli nipoti e della vita di suo fratello Nico. Racconta di tutte le persone che entrano ed escono dalla loro grande famiglia e tribù. Prega sua figlia di consigliarle e indicarle la strada. Ma anche in quelle situazioni in cui tutto sembra destinato ad andar male, Isabel trova sempre la forza di rialzarsi e stare accanto alla sua famiglia. Un libro intenso che ci fa sentire un po' tutti più vicino ai nostri cari.

sabato 17 novembre 2012

"Paula" - Isabel Allende

"Undici anni fa scrissi una lettera a mio nonno per dargli l'ultimo saluto nella morte, questo 8 gennaio 1992 ti scrivo, Paula, per riportarti alla vita."

NUMERO PAGINE: 326.
GENERE: Romanzo.

Avevo voglia di leggere qualcosa della mia adorata Isabel, ma in verità volevo evitare "Paula" per il momento...non mi chiamava ancora. Sapevo che era una storia molto sofferta in cui la scrittrice raccontava il periodo triste che vedeva la malattia e la morte della figlia Paula. 
In biblioteca, quindi, ho preso "La somma dei giorni" e arrivata a casa ho visto che era un rimando a... "Paula". Allora a quel punto ho pensato che fosse destino... e sono tornata indietro a prendere questo libro che ho sentito davvero molto.

TRAMA:
Il libro nasce come una lettera scritta da una madre a una figlia in coma. Isabel scrive per Paula e le racconta la storia della loro famiglia. Le scrive della storia dei suoi nonni, poi della sua vita: di madre, scrittrice e di fuggiasca dal suo paese, il Cile, in cui c'era un regime dittatoriale e lei era sulla lista nera. Nella seconda parte del libro, le speranze che Paula si svegli dal coma sono praticamente nulle. Scrive quindi al lettore della sua angoscia. Crede che Paula si risveglierà e cerca ogni cura, chiama ogni dottore, santone e stregone per salvare sua figlia. Poi Paula le appare in sogno e le dice che è pronta per essere lasciata andare ma che non riuscirà a morire se sua mamma non crede che lei stia andando verso una nuova serenità. Questo permette a Isabel di accettare il destino della figlia.

mercoledì 14 novembre 2012

Le 10 regole del lettore!

Sono una persona estremamente pignola e metodica. Sono spesso in anticipo, e rispetto sempre i tempi di consegna. In biblioteca non consegno mai un libro in ritardo, se non riesco a finirlo nel mese lo rinnovo, anche se mi serve solo per un paio di giorni in più. Non sopporto i ritardatari (anche se il mio ragazzo è il loro capostipite) e le persone che cercano scuse per non aver finito in tempo una determinata cosa. Sono così da sempre. Fin da quando sono bambina non mollavo un libro finché non l'avevo finito, anche se non mi piaceva. Immaginate la mia felicità quando ho trovato le dieci regole del lettore, scritte da Daniel Pennac!
Visto che le ho trovate fantastiche e utili ho deciso di scriverle qui! Sono molto simpatiche!
Eccole:


  1. Il diritto di non leggere.
  2. Il diritto di saltare le pagine.
  3. Il diritto di non finire un libro. (Questa la applico raramente e con grandi rimorsi!)
  4. Il diritto di rileggere.
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.
  6. Il diritto al bovarismo. (Oppure, il diritto di leggere senza regole.)
  7. Il diritto di leggere ovunque. (Questa è la mia preferita!!)
  8. Il diritto di spizzicare.
  9. Il diritto di leggere ad alta voce.
  10. Il diritto di tacere.
Vi auguro buone letture!!!

domenica 11 novembre 2012

Gatti e amici

Benché si dica che i gatti siano animali schivi e solitari, chi ha gatti in casa sa benissimo che così non è. Allora vi farei una carrettata di possibili combinazioni tra gatto e amici.

Gatto & Gatto.
Combinazione che potrebbe sembrare perfetta ma... c'è un ma. I gatti si capiscono al volo e se crescono insieme vanno d'accordo e diventano amici per la vita. Nel caso però che venga introdotto un nuovo gatto in una casa in cui c'è né già un altro le cose si complicano. Il motivo è semplice: il gatto è molto territoriale e non accetta nessun intruso all'interno del suo territorio più prezioso: la SUA casa. Come sapete Chicco è stato introdotto dopo tempo nell'ambiente di Pimpi. Cosa abbiamo fatto? All'inizio li abbiamo divisi. Chicco chiuso in una camera , quando noi non eravamo a casa. Quando, invece, eravamo in casa li lasciavamo liberi di annusarsi, sempre tenendoli sotto controllo, perché Pimpi voleva subito mettere in chiaro chi era il padrone dell'ambiente.
 Insomma con un po' di pazienza e tenacia da parte nostra è possibile introdurre un nuovo amico nell'ambiente già occupato da un altro gatto, con grande successo.

Gatto & Umano.
Verrebbe da ridere a pensarci... Se noi vogliamo possiamo andare d'accordo con un gatto.
Abbiamo abbastanza intelligenza per entrambi? No. Ci crediamo tanto intelligenti ma spesso siamo solo molto superficiali. Quando prendiamo un gatto stiamo firmando un contratto: ci occuperemo di lui per tutta la vita, ci prenderemo cura di lui quando sta male e  non lo tratteremo male. Ora se fate parte di questa categoria di persone e siete seriamente convinti che il gatto non sia un peluche, dovrete adattare al meglio la vostra casa per il nostro amico peloso. Cercate di capire di cosa ha bisogno ma non preoccupatevi troppo: anche se non hanno la parola si fanno capire benissimo. Non credete che loro non vi capiscano e stabilite delle regole in casa. Vedrete che con pochi accorgimenti vivrete benissimo insieme.

Gatto & Cane.
La coppia più famosa per non andare d'accordo in assoluto! In realtà i gatti e i cani non vanno d'accordo per il semplice fatto che non si capiscono. Provate a pensarci un po': il gatto con le orecchie in alto indica che è ricettivo e ben disposto,il cane al contrario sta per attaccare; se il gatto muove la coda è nervoso e non vuole essere toccato, il cane dimostra felicità; se il gatto ha le orecchie all'indietro sta in allerta ed è pronto ad attaccare, il cane con le orecchie basse è tranquillo. Capite quindi che loro appartengono a un mondo di gesti completamente opposto. Se però crescono insieme impareranno facilmente a capirsi, e con un po' di pazienza e costanza anche quando sono ormai grandi. Un piccolo consiglio: se dovete scegliere chi introdurre per primo in un ambiente scegliete il cane: non farà fatica come il gatto a dividere il suo territorio con un nuovo amico.

Gatti & altri animali.
Il web pullula di storie di gatti che allattano cani, scoiattoli, topi e chi più ne ha più ne metta. Gli animali, lo sappiamo, hanno una sensibilità tutta speciale verso i loro amici in difficoltà. Esperienze dirette io non ne ho... Ho visto soltanto il gatto di mio papà con il coniglio...Lui diceva che giocavano insieme ma a me sembrava che il gatto volesse papparselo!!  Non dimentichiamoci, infatti che per quanto un gatto possa essere socievole è prima di tutto istintivo, e se in condizioni normali, gli viene messo davanti un topo reagirà nel modo che gli suggerisce la sua natura: mangiandolo.